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In Italia chi si occupa di materiali a contatto con gli alimenti non può non conoscere l’associazione nazionale AIBO FCE, Associazione Italiana Business Operator Food Contact Expert.
L’associazione nasce nel 2009, e dal 2009 Marinella Vitulli,
fondatrice del Food Contact Center, ne è socio attivo, partecipando come
relatore agli eventi scientifici annuali nazionali e svolgendo già da
alcuni anni la docenza tecnica sulle prove di conformità dei materiali
nei corsi necessari per ottenere la qualifica di AIBO-FCE
Sviluppiamo un servizio personalizzato e su misura
Qualità e conformità non sono valori standardizzabili su materiali e
oggetti destinati al contatto con gli alimenti; esse dipendono dal
processo produttivo, dalle condizioni di stoccaggio e trasporto, dalla
filiera di acquisto, commercializzazione e dall’utilizzo finale. Per
ottenere una conformità sostenibile e certificata non esistono
supermercati delle analisi, è necessario un piano mirato, guidato dalla
conoscenza dei materiali e degli affari regolatori connessi ai mercati,
in un’ottica di sostenibilità e razionalità dei controlli. I risultati
delle prove devono essere interpretati con spirito critico e
contestualizzati.
Altri enti sinergici sono costituiti da aziende spin-off
dell’Università di Pisa, specializzate in sviluppo e analisi di prodotti
polimerici e materiali, e gruppi di studio e ricerca che operano in
ambito Università di Pisa e Consiglio Nazionale delle Ricerche, sede di
Pisa.
MOCA: Decreto normativa e sanzioni MATERIALI OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Con riferimento al regolamento 1935/2004, esso sanziona, tra l’altro:
- l’operatore economico che immette sul mercato o utilizza in qualunque fase della produzione, della trasformazione o della distribuzione MOCA
che trasferiscono ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da
costituire pericolo per la salute umana o da comportare una violazione
dei limiti di migrazione globale laddove previsti (art. 2, commi 1 e 2);
La qualità e le prestazioni sono fondamentali per conferire valore al
prodotto; aspetti sensoriali, conformità tecnologica e prestazioni dei
materiali sono importanti quanto il rispetto delle legislazioni vigenti.
Migrazioni globali e specifiche e cessioni su tutti i materiali per i quali queste prove sono previste.
Verifica di idoneità al contatto con gli alimenti secondo normative
nazionali, europee (es Reg Plastiche UE 10/2011), norme internazionali,
Raccompandazioni BfR, Legislazione Francese, FDA, Mercosur, Cinese,
Giapponese, etc..
Analisi di screening per la verifica di cessioni indesiderate e di presenza di Nias (sostanze non aggiunte intenzionalmente).
MOCA MATERIALI OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI
Il materiale destinato a venire a contatto con gli alimenti può trasferire componenti ai
prodotti alimentari e in alcuni casi determinare una contaminazione
dell’alimento con cui viene a contatto.
Per tale motivo esistono le liste positive, limiti di cessione e condizioni di uso .
L’entità della migrazione dipende da una serie di fattori:
•Natura e composizione del materiale (e delle sostanze)
• Natura e composizione dell’alimento
• Superficie di contatto
• Tempo di contatto
• Temperatura di contatto
Le valutazioni del rischio prendono in considerazione :
la TDI (dose giornaliera tollerabile). La massima quantità di sostanza
che può essere assorbita da tutte le fonti non deve superare la TDI
il livello di trasferimento dei componenti del materiale agli
alimenti, determinato nelle peggiori condizioni prevedibili (di T, t e
ph) con i test di migrazione
Le norme autorizzative agiscono quindisu questi fattori
controllando la composizione deimateriali ( liste positive)
limitandone gli usi consentiti
I contenuti del decreto
Il provvedimento in oggetto è adottato in attuazione della delega al Governo prevista, in generale, dall’articolo 2 della legge n. 154/2014.
Tecniche Analitiche
Importanti sinergie sviluppate negli anni hanno consentito la nascita
di un centro di riferimento, ove soddisfare le necessità di test e
consulenza su packaging e materiali.
Richiedi supporto per prove su materiali destinati al contatto alimentare.
Confezionamento in atmosfera modificata
FOOD CONTACT CENTER
risk assessmentStesura di piani di analisi su misura, risk assessment sulla
base di materiali, processo produttivo, destinazione d’uso e mercati di
destinazione.
Stesura di manuali di autocontrollo, gestione ed
implementazione del fascicolo di documentazione di supporto, assistenza e
consulenza nella stesura della dichiarazione di conformità, rilascio di
attestazioni di conformità.
Audit di verifica di ottemperanza alla norma UNI EN 15593, al
Regolamento CE n°2023/2006 (GMP) ed eventuale formazione in azienda,
implementazione di un sistema GMP.
I corsi si tengono a Milano presso l’Istituto Italiano Imballaggio.
Con tale ente sono in atto collaborazioni riguardo tavoli tecnici
mirati a produrre linee guida di utilità per la filiera, e in merito a
docenze e relazioni in corsi e seminari.
Importante sinergia e supporto decennale è in atto con i Laboratori di
“Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente” del
Di.S.A.A. di Milano, ove operano i Professori Fernando Tateo e Monica
Bononi, che da sempre sono stati maestri di analisi e organizzazione dei
laboratori.
Packaging e Materiali in contatto con gli alimenti
devono garantire sicurezza e prestazioni adeguate
La conformità dei materiali a contatto con gli alimenti è un obbligo
richiesto dalle leggi nazionali ed internazionali, tra loro ancora
eterogenee e scarsamente armonizzate, e in fase di continuo
aggiornamento. La formulazione e le buone pratiche di fabbricazione
determinano le caratteristiche del prodotto finito.
I prodotti destinati a venire in contatto con gli alimenti devono
garantire prestazioni adeguate allo scopo e sicurezza, rispettando i
limiti di cessione imposti da legislazioni nazionali, europee e dei
paesi Extra UE.
Con poche prove, supportate da conoscenza regolatoria a livello
globale, si può certificare la conformità costituendo il vostro
passepartout doganale a livello globale:
• Verifica di cessione PB e CD : UNI EN 1388-1:1997, ISO 6486:1999,
ISO 7086-1:2000, China GB 13121, GB 8058 , Korean standard 2015, Std
Turchia 28269/2012, Mexican NOM 231-SSA1-2002, Mercosur GMC55/92,
Brazilian Portaria 27/1996, Colombian Resolution 835 (2013), Japan Jetro
Not. n. 370/1959, Eurasian Customs Union ТR СU 005/2011, Israeli
regulation SI 1003, USA ASTM C738-94 2016, AOAC 973.32.
• Prodotti con decorazione esterna. Determinazione del contenuto di
Pb e CD secondo il metodo NIOSH (NIOSH 9100, Issue 1:1994), cessione
LIP&RIM UNI EN 1388-2:1997 e ASTM C927-80 2004.
• Resistenza cottura in forno microonde (UNI EN 15284:2008)
• Resistenza al lavaggio con lavapiatti (EN 12875-1:2005)
Vedi tutte le attività e i servizi
Corsi di formazione personalizzati.
Produzione di materiali di riferimento.
Progetti di Studio e Ricerca su commissione, problem solving.
Studio della shelf life e del profilo aromatico di alimenti
confezionati, studio di proprietà barriera dei materiali; consulenza per
il confezionamento in atmosfera modificata e verifica di purezza dei
gas utilizzati nel confezionamento.
La nostra sede operativa è a Livorno, in via Guido Gozzano
5, ove sono condotte le valutazioni documentali e le prove di
laboratorio, nel rispetto delle buone pratiche di laboratorio e dei
requisiti dettati dalla ISO 17025; alcune prove sono condotte presso
laboratori partner sotto diretta supervisione.
Il Food Contact Center pianifica il progetto di analisi e lo coordina
giudicando qualità e conformità sulla base delle esigenze e prerogative
del Cliente. Ove richiesto forniamo attestazioni di conformità e
supporto per la stesura delle Dichiarazioni di Conformità.
Valutazione della conformità di migrazioni specifiche tramite calcolo e modellizzazione.
Studio di simulanti worst case, calcolo del contenuto residuo. Risk assessment tossicologico.
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